Il re è nudo e ha paura. Come sottolineato da tutti i grandi quotidiani europei e dai pochi italiani, il comportamento personale e politico, le bugie, le contraddizioni, l’arroganza del premier ci mettono tutti di fronte al dovere della difesa della libertà di informazione e della democrazia. Un premier in difficoltà che detiene un grande potere politico, economico e mediatico per distogliere l’opinione pubblica dai problemi reali attacca su tutti i fronti chi osa criticarlo. Denuncia chi gli pone domande alle quali non può rispondere senza imbarazzo, intimidisce la stampa estera che sottolinea le sue anomalie e i suoi stili di vita. Fa sfornare dalle televisioni che controlla paccottiglia informativa che racconta le reazioni senza spiegare a che cosa reagiscono. Ordina pestaggi giornalistici per intimidire chi osa criticare. Insomma da una parte il silenziatore per confondere, insabbiare e mettere a tacere i suoi comportamenti volgari e ridicoli, dall’altra il bastone per intimidire chi ancora esercita un’informazione libera. E mentre il suo blocco dell’informazione organizza il consenso mediaticamente promuove leggi e lodi pro domo sua e non perde occasione per mettere in discussione la nostra Carta Costituzionale, per negare i diritti sociali, per mortificare la dignità dei cittadini più deboli. L’esibizione continua dei muscoli neanche tenta più di nascondersi dietro il sorriso stereotipato, neanche finge più una parvenza di umanità e tolleranza. Il puzzo di olio di ricino aumenta sempre di più, sale il regime e cala la democrazia. Il 19 a Roma non manifestiamo solo per la libertà di informazione ma per la difesa della nostra democrazia.
Walter Cardinali
Libera Umbria