…Il referendum del 21 giugno è quello previsto dall’art. 75 della Costituzione ed è indetto “per deliberare l’abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori e cinque Consigli regionali”.
I promotori del referendum chiedono agli elettori di dire sì all’abrogazione del passaggio che prevede il premio di maggioranza per una coalizione.
Se verrà raggiunto il quorum dei votanti (50% più 1)… il premio verrà assegnato esclusivamente al partito che ottiene la maggioranza relativa.
…Il secondo punto individuato da Guzzetti e Segni (promotori del referendum) concerne le candidature multiple. Oggi i leader dei partiti possono presentarsi contemporaneamente in molte circoscrizioni e scegliere, dopo il voto, quella che vogliono rappresentare in Parlamento.
Dei due obiettivi… il primo è quello che ha suscitato maggiori perplessità.
È giusto, si è chiesto Luciano Violante..,che la lista vincente alla Camera o al Senato con il 30% dei voti ottenga il 55% dei seggi? Si potrebbe rispondere a Violante che la legge modificata da Guzzetti e Segni favorirebbe le fusioni tra i partiti…Chi non ama l’attuale legge elettorale è quindi alle prese con un dilemma. Se teme la prospettiva delineata da Violante, voterà no al quesito referendario o si asterrà dall’andare alle urne nella speranza d’impedire il raggiungimento del quorum. Se ritiene che la legge presente sia pessima, andrà alle urne e voterà sì…
da ‘Risponde Sergio Romano’ su Corriere della Sera del 3 maggio 2009
CI SEMBRA UTILE DAR VOCE A CHI PROVA A CHIARIRCI LE IDEE SUL PROSSIMO REFERENDUM DEL 21 GIUGNO