Il REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI è una esigenza di libertà individuale e collettiva molto presente nella nostra regione.
Due associazioni: la UAAR (Unione atei agnostici razionalisti) e l’Associazione Luca Coscioni hanno raccolto in poche settimane centinaia di firme di cittadini del comune di Perugia per chiedere l’istituzione del Registro.
Consegnate le firme, a norma di Statuto Comunale è stato convocato il 15 febbraio, presso la Sala dei Notari, un Consiglio Grande aperto alla società civile ed alle associazioni presenti nel capoluogo.
Presente la Giunta Comunale, il Sindaco Boccali e numerosi consiglieri di maggioranza ed opposizione.
Si è affrontato il tema del Testamento biologico con interventi a favore e contrari.
Gli interventi dei rappresentanti della UAAR e della associazione Luca Coscioni hanno individuato nella grande questione delle libertà individuali e collettive uno dei principali motivi a favore dell’istituzione del REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI.
E’ stata sottolineata la drammatica condizione di chi non può decidere della propria vita, di chi si sente espropriato di un diritto fondamentale come il diritto all’autodeterminazione.
E’ stato sottolineato anche il ruolo fondamentale delle istituzioni pubbliche nel favorire una possibilità di scelta individuale che non lede alcun diritto altrui
E’ utile infatti sottolineare come il Testamento Biologico non sia, e non possa essere, che una scelta assolutamente individuale.
Contrari al Testamento Biologico i rappresentanti di Scienza e Vita e del Forum delle Famiglie.
E qui comincia il lato dolente: hanno equiparato il Testamento Biologico ai campi di concentramento, alle farneticanti teorie hitleriane…
Non contenti, hanno paragonato la legittima aspirazione di chi vuole decidere della propria vita alla orrenda e oscena pratica dell’infibulazione, praticata in Africa su povere bambine indifese.
Hanno parlato di leggi, commi, regolamenti.
Hanno delirato su orari, soldi, uffici.
Ma non una parola, non una, sulle atroci situazioni che il Testamento Biologico vorrebbe evitare.
Non una parola sulle persone che soffrono e, per chi si definisce cristiano, questa davvero sembra una oscenità.
Ha stupito la assoluta freddezza e il cinismo dinnanzi ad un argomento così importante e drammatico.
Ma l’iter del Testamento Biologico per fortuna va avanti ed un Consiglio Comunale non sordo alle richieste dei cittadini ha in seguito approvato la costituzione della Commissione Consiliare che dovrà redigere il regolamento attuativo del REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI.
Forte l’opposizione della destra ma sembra la loro una coazione a ripetere : basti ricordare la battaglia per il divorzio o quella sull’interruzione di gravidanza.
Un altro passo è stato fatto per essere cittadini e non sudditi.
Marco Pedercini dell’Associazione UAAR