grnventurepic2Oggi ci siamo casualmente imbattuti in una sorta di DECALOGO VERDE firmato Roberto Pellegrino, comparso nel blog di perugia-city il 10 novembre 2009.
Ci ha così interessato che abbiamo pensato di ri-pubblicarlo sul nostro blog.

Vorrei che il Sindaco facesse qualcosa di concreto ed efficace per limitare al massimo l’uso dell’auto privata come principale mezzo di trasporto cittadino.
Vorrei che l’aria di Perugia tornasse ad essere respirabile come una volta invece che essere una delle più inquinate d’Italia.
Vorrei che gli autobus fossero resi un mezzo concorrenziale, in termini di efficacia, all’auto privata. Vorrei cioè che gli autobus fossero diffusi capillarmente nel tempo e nello spazio in modo da essere utilizzati da tutti invece che solo da chi non ha la patente: studenti, anziani, extracomunitari.
Vorrei che si arrestasse la tendenza all’urbanizzazione selvaggia: basta grandi centri commerciali (raggiungibili solo in auto) e sì al ritorno al negozio sotto casa; basta con la costruzione di cattedrali nel deserto, di quartieri isolati, di ville e villette. Basta cemento, strade, rotonde, bretelle, svincoli e nodi. Tutto ciò non fa altro che incentivare l’uso dell’auto. Basta con la città che divora il territorio agricolo.
Vorrei che venissero prese misure concrete per incentivato il ripopolamento del centro storico e della città “sul colle”. Vorrei che venissero recuperati e rifunzionalizzati gli edifici abbandonati: primo fra tutti il vecchi uffici comunali in via Fiorenzo Di Lorenzo, l’ex tabacchificio, l’ex carcere femminile….
Vorrei che il costo della “città diffusa” (illuminazione, fogne, strade, trasporto pubblico) ricadesse sui cittadini che preferiscono abitare lontano dal centro piuttosto che ricadere su tutti i cittadini.
Vorrei che le arterie ferroviarie che solcano il nostro comune si trasformassero qui in una moderna rete metropolitana di superficie, in modo che i pendolari dell’asse “Città di Castello – Perugia” e “Foligno – Perugia – Trasimeno” potessero andare e venire ogni giorno col treno invece che con l’auto.
Vorrei che in tutto il territorio pianeggiante del comune, ove risiede l’80% della popolazione perugina, fosse realizzata una moderna rete di piste ciclabili, non per andare a fare un giro nei momenti di tempo libero, ma per gli spostamenti quotidiani!
Vorrei vivere in una città sana, accogliente, ecologica, partecipata, in grado di salvaguardare e valorizzare la cultura localmente prodotta.
Vorrei che il centro storico fosse risparmiato da eventi puramente commerciali e che le mucche gonfiabili pascolassero altrove.
Vorrei che il mercato coperto tornasse a vivere come una volta, pieno di venditori di ortaggi prodotti localmente, col suo teatro interno riportato alla sua funzionalità (vi ricordate i risotti di fine stagione?)
Vorrei che le piazze della città diventassero un luogo di incontro tra generazioni e non un luogo da cui scappare impauriti.
Vorrei che il 10% del bilancio comunale fosse partecipato dalla popolazione, che prima (e non dopo!) di realizzare grandi opere qualcuno si degnasse di informare e chiedere alla popolazione interessata se quell’opera debba essere effettivamente realizzata.
Vorrei che le aree verdi ancora esistenti fossero preservate dall’urbanizzazione selvaggia tramite la stesura di un piano regolatore BLINDATO, cioè reso inderogabile (almeno per 50 anni)
Vorrei che in città entrasse la cultura del risparmio energetico, dell’energia rinnovabile localmente prodotta, del ciclo breve dei rifiuti e della raccolta differenziata, con le relative ricadute economiche direttamente sulla popolazione che ha differenziato.
Vorrei che le delibere della giunta venissero pubblicate tempestivamente nel sito del comune e complete di allegati.
Vorrei che, in nome della TRASPARENZA, venissero pubblicati i bilanci di tutte le società partecipate dal comune.
Roberto Pellegrino