Adobe Photoshop PDFBollani & Rea, Sellani & Rollins, Knopfler & Miller:  tantissimi i grandi artisti che si sono avvicendati sui palchi a pagamento dell’ormai celeberrimo festival Jazz di Perugia.
Chi non ha avuto la lungimiranza di acquistare i biglietti poteva gustarsi gli spettacoli live in Piazza IV Novembre e in Piazza Italia, a condizione di aver prima attraversato un corridoio di stand martellanti musiche e messaggi commerciali.L’esigenza degli organizzatori di riempire il più possibile gli spazi vuoti con la solita superficiale voglia di far soldi era tangibile, rischiando così di imbellettare  un’iniziativa che avrebbe dovuto esprimere messaggi ben più profondi, come  la solidarietà verso le popolazioni di colore e sfide tra giovani a colpi di spartiti musicali.La musica in piazza sfortunatamente finiva alle 23.30 lasciando una moltitudine di persone interdette di fronte ad un palco improvvisamente buio.
Immediata conseguenza il malcontento generale e la radicale diminuzione dell’afflusso di visitatori.
Parallelamente si svolgeva a Pian di Massiano Umbria Trash: dopo l’edizione del 2007, gli organizzatori hanno ben pensato di passare direttamente all’edizione 2010, creando un evento all’insegna della comicità e della musica.
Al fianco di rinomati artisti della scena Perugina come Roco & the Fraid Band si è generato un evento parallelo e altrettanto  coinvolgente.
Il paragone Umbria Jazz/Umbria Trash è forzato ma non scontato: il primo offre al grande pubblico serate di qualità, a pagamento, e nottate di tristezza gratuite; il secondo ha creato un’atmosfera di divertimento gratis ma di basso spessore culturale.00x
Attendiamo UMBRIA TRAZZ il prossimo anno.
Pietro Pedercini, studente di architettura al Politecnico di Milano