Anzi, dei cinema!
Infatti se Perugia ospiterà il Festival del cinema ci sembra opportuno che di due storici cinema di Perugia, il Turreno ed il Lilli, non si sappia più nulla.
O magari la politica cittadina qualcosa sa, ma per motivi imperscrutabili i cittadini vengono tenuti all’oscuro.
Chi parteciperà al Festival, passando davanti al Turreno o al Lilli dovrà chiedersi perchè una città debba rinunciare al cinema: siamo forti, facciamo il Festival del cinema e lasciamo andare in rovina i cinema!
Ma tanto tra Giometti e Gherlinda chi vuole al cinema può andarci, prendendo la macchina naturalmente, abbandonando il centro, ovviamente.
E così la città triste e solitaria si specchia nelle vetrine polverose e malinconiche dei due cinema, gli speculatori si agitano nell’ombra, la politica guarda altrove, i cittadini sono un po’ più poveri, la cultura annaspa.
Proposta: ma se ‘sto Festival del cinema fosse una occasione per riappropriarsi del diritto ad avere una città che non vive solo di cioccolatini e salamelle?
Ma ve lo ricordate quando dopo un bel film si usciva dal Turreno, si stava un po’ a parlare, si passeggiava?
O la hall del Lilli, con il ballatoio, i manifesti dei film e il tetto che si apriva sul cielo di Perugia…
O ritenete meglio la presente puzza di birra e di urina, i simpatici spacciatori, l’abbandono di uno dei più fantastici centri storici d’ Italia?
Ma la politica non reputa che comunicare con i cittadini sia un dovere ineludibile?
Democrazia è anche sapere perchè non posso andare al cinema, e non andare solo una volta all’anno al Festival del cinema.
Marco Pedercini