Caro Sindaco Boccali, è sintomo di saggezza e umiltà guardare alle cause, non alle colpe né alle responsabilità, e imparare dal passato. Il fatto che Lei si assuma l’onere di non avere fatto tutto per creare il clima giusto per la valutazione del progetto Mercato Coperto è molto apprezzabile ma non coglie il nocciolo del problema. Vorrei iniziare dalla Sua conclusione che spiega molto dell’oggi, di ieri e conseguentemente del domani: viene da Marte chi pensava di farsi sostenere un progetto con 10 milioni di soldi pubblici…
Di più, quando tratteggia un’ipotesi per il futuro, Lei traccia un perimetro i cui vertici sono: zero finanziamento pubblico, centralità delle funzioni di mercato e parcheggio, ricerca di progetti imprenditoriali basati sullo sfruttamento delle aree e degli edifici pubblici. Ecco, io ritengo che il progetto Mercato Coperto sia fallito proprio a causa dell’esistenza e persistenza di questo quadro di riferimento. E’ a queste condizioni che il progetto non stava in piedi ed alla fine, non a caso, non c’è stato.
Qualche cosa di più, dunque, di un clima di incomprensione e discordia non proprio gestito al meglio. Quello che è accaduto è invece l’esito, per me scontato da tempo, di scelte politiche, tecniche ed amministrative. Scelte magari obbligate ma, visti i risultati, evidentemente non in grado di consentire di portare in porto un progetto che, lo ripeto, aveva la riqualificazione del Mercato Coperto come strumento e non come fine. L’obiettivo più importante e di lungo periodo era la permanenza, tramite la sua espansione e modernizzazione, della funzione commerciale nell’ acropoli. Assicurare che ciò accada è in ogni caso necessario, mi viene da dire vitale, ed occorre un piano B che, per avere possibilità di successo, non può partire dagli stessi vincoli cui era sottoposto il progetto precedente. Due piccole note al margine, una paradossale, provocatoria e “terrestre”, l’altra un po’ impertinente. Se il patrimonio pubblico presente nell’area del Pincetto possiede quel rilevante valore economico tale da innescare la convenienza di un investimento privato senza risorse pubbliche aggiuntive, perché allora non venderlo al migliore offerente? Autorizzazioni e progetto, in fondo, già esistono…E’ così sicuro che, anche di questi tempi, i finanziamenti pubblici provengano solo da Marte? In fondo l’ho sempre pensato che a Bruxelles vivessero su un altro pianeta ma non pensavo che fosse all’interno del sistema solare.
Massimo Ciuffini