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Ho letto con molto interesse il racconto di Ludovica Ripa di Meana sulla morte di Gadda. Gadda e’ uno dei miei scrittori preferiti.Della sua vita privata non si conosce molto, era proverbiale la sua estrema riservatezza. Questa testimonianza diretta di chi ha avuto la ventura di conoscerlo e frequentarlo mi sembra molto importante per capirne meglio la complessità’ . Da questo racconto si riesce ad esempio a comprendere meglio la figura di Liliana Balducci, personaggio chiave del “pasticciaccio”, abbastanza simile alla sorella di Gadda, e come questa ossessionata dalla mancata e tanto desiderata maternità’. Bene fa Ludovica a mettere in primo piano la domestica, con la quale lo scrittore ha finito con l’avere un rapporto di assoluta dipendenza filiale, tanto da averla indicata sua erede universale.Vale la pena ricordare a questo proposito che quando Ronconi decise di portare sulle scene il Pasticciaccio, la cosa fu trattata appunto con la domestica dello scrittore proprietaria unica dei diritti d’autore. Commovente la descrizione della reazione di Gadda al ricordo dei Promessi Sposi.
Complimenti a Ludovica per questo suo importante contributo alla comprensione di una delle figure più importanti e complesse della letteratura del nostro novecento.
Elmo Mannarino