“Questo libro conclude, a suo modo, una mia ‘trilogia sul mondo’ iniziata con Stare al Mondo (Feltrineli 2002) e proseguita con Il crollo del mondo (Morcellania 2009). Il primo libro, (…) è stato un’immersione nell’oggi per descriverlo nei suoi vari aspetti e con tagli prospettici diversi (…). Come fosse una camminata, mi sono poi inoltrato, curioso, nelle sue strade per coglierne tensioni e opportunità,(…), individuarne dilemmi (…), trovare possibili semi di sapienza (Qoèlet) “
(Salvatore Natoli, ‘Il buon uso del mondo. Agire nell’età del rischio’, Mondadori, 2015)