“La pratica del silenzio educa alla parola forte e chiara, da pronunciare se e quando necessaria.
E ciò riveste una particolare importanza oggi, in un tempo in cui ogni interdetto sulla parola è ormai caduto, in cui tutti parlano a pieno diritto (…) ma non sempre forniscono buone ragioni a quel che dicono.”
(Salvatore Natoli, “Il buon uso del mondo”, pag 173)