Francesco Petretti, in collaborazione con Rai5, ha prodotto e diretto la nuova serie di documentari WILD ITALY 2′.

Con i dati più aggiornati, frutto del lavoro dei ricercatori  che si dedicano allo studio della Biodiversità italiana, sono affrontati i cambiamenti a livello naturalistico che si stanno verificando nel territorio nazionale comportando da una parte l’estinzione di alcune specie, dall’altra l’incremento di molte forme di vita che in alcuni casi diventano anche invasive.

Il paesaggio italiano sta subendo radicali trasformazioni che hanno un impatto impressionante sulla vita animale e vegetale.
Vulcani ancora attivi che cancellano mondi e ne creano altri, fiumi che scavano canyon ed esondano in pianure, campagne che vengono abbandonate dopo essere state coltivate per secoli. I boschi avanzano e creano una nuova regione di pini, faggi e querce, abitata da grandi predatori. Castelli in rovina e villaggi ormai deserti si popolano di piante e animali .
Ci sono più lupi, cervi e orsi sulle Alpi oggi di quanti ce ne fossero due secoli fa.
Uccelli considerati estinti riemergono dal passato, animali domestici, abbandonati a se stessi, tornano a lottare per sopravvivere, e quelli selvatici fingono di essere docili pets per vivere accanto agli uomini. Piante e animali alieni, provenienti da mondi lontani, si fanno largo ai danni delle specie indigene: ci aspetta un futuro con piranhas in agguato nei fiumi, gamberi killer nei laghi, pappagalli nelle città.
Uno scenario anni fa inimmaginabile, che cambia giorno dopo giorno e del quale, soprattutto, non si vede la fine.
L’Italia torna selvaggia.