Non è un cervello in fuga: «Ho solo provato a realizzare le mie aspirazioni altrove, perché nel mio Paese le tappe sarebbero state senza dubbio più rallentate. Ma non escludo di poter mettere al servizio dell’Italia quanto ho appreso fuori. Anche se da 10 anni vivo ormai all’estero, l’Italia è presente nella mia vita ogni giorno: leggo sempre i giornali italiani».
Claudia Ferrazzi, figlia di Paolo, il cardiochirurgo che con Lucio Parenzan ha effettuato il primo trapianto di cuore agli Ospedali Riuniti di Bergamo, non l’ha poi fatto davvero, il medico. A 34 anni era il numero tre del museo Louvre a Parigi: administrateur général adjoint, amministratore generale aggiunto, e lavora fianco a fianco del président-directeur Henri Loyrette, e dell’administrateur général Hervé Barbaret.
Dal Louvre di Parigi all’«Académie de France» nell’arco di tre anni. Claudia Ferrazzi, 36 anni – intervistata dal Sole 24 Ore quando era il “numero tre” del museo parigino – ha fatto le valige ed è rientrata in Italia. Nella capitale, per la precisione. Da questa settimana, è lei il nuovo secrétaire général de l’Académie de France, che ha sede nella rinascimentale Villa Medici, sulla collina del Pincio: ed è la prima italiana a ricoprire questo incarico, ai vertici del prestigioso avamposto della cultura francese nel Belpaese. «Certo che sono contenta – dice Claudia Ferrazzi – tenevo molto a fare un’esperienza “binazionale” (…).
testo di Silvia Sperandio