“E’ – diceva – come se io non esistessi più, non ho più la nozione di me stessa, non sento più la mia testa, non sento i miei occhi; sento la mia mano solo quando è toccata da qualcuno o da qualcosa. All’aperto mi sento meglio, quando il vento mi batte sul viso … non vedo più niente come prima, non posso più riconoscere niente di persone e cose,non posso più rappresentarmi la figura delle persone, neanche quella di mio marito, né l’aspetto di oggetti che pure dovrebbero essermi familiari https://essaysbuy.net/custom-writing-service [Lhermitte 1998, 148].”

“Questo disturbo – che la paziente indicava sia nel vissuto del suo corpo sia in quello del mondo esterno –  non si accompagnava a disturbi neo sensoriali. (…) La psicopatologia attuale descriverebbe questo caso con i termini depersonalizzazione (…) e derealizzazione (…)”

(Massimo Cuzzolaro, Il corpo e le sue makeessay makeessay.com ombre, pag. 132)