Il grande lavoro di risistemazione della Cuparella è terminato, e in effetti il risultato è ottimo!
Un’area verde, tra l’altro opera del Porcinai, è stata restituita alla città.
Anzi, proprio alla città no: ora c’è un campeggio!
Per chi si affaccia dall’alto, è visibile una tenda canadese di un bel colore blu, pittorescamente ospitata da uno degli arconi che accoglie anche le suppellettili del fortunato turista.
E questa è la tipologia lusso, pagherà un po’ più dell’altra tipologia…
Eh si, dopo la tenda in tela blu ce n’è un’altra in cartone ecologico, a due piazze, con armadio esterno: questo sicuramente pagherà meno. Non avremo un parcheggio per camper in città, ma il più centrale dei campeggi si!
Naturalmente i bagni sono nascosti, così da non rovinare la vista del bell’anfiteatro: o forse più che nascosti sono invisibili  costringendo i poveri campeggiatori a dividere lo spazio con i tossici, scelta questa che condanniamo fermamente: spazio ce ne sarebbe.
Per fortuna le siringhe vengono lasciate nelle fessure delle mura etrusche, dando continuità all’uso popolare degli spazi.
C’è anche la scelta geniale di far accendere i fuochi a ridosso delle mura stesse, evitando così di provocare fastidiosi incendi.
E regalando un bel colorito nerastro alle millenarie pietre.
La sicurezza del campeggio è assicurata da simpatici giovani nordafricani, i quali in cambio di qualche euro regalano piccoli pacchettini ben confezionati che estraggono con abilità da aiole e siepi.
Tanta è la gioia per questi piccoli pacchettini che i fortunati destinatari se ne vanno in giro come storditi da tanta fortuna.
Fortunatamente le scuole sono chiuse, altrimenti questo idillio campestre sarebbe turbato dalle stridule voci dei pargoli che frequentano le soprastanti elementari.
Ma sarà opportuno raccogliere firme per spostare la scuola elementare verso qualche centro commerciale periferico.
In fondo il turismo è una delle voci fondamentali dell’economia umbra!

Marco Pedercini