La leader storica dell’opposizione al regime birmano e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi è in carcere, accusata dalle autorità di aver violato le condizioni dei suoi arresti domiciliari dopo la misteriosa intrusione di un americano nella sua abitazione alcuni giorni fa. Rischia fino a cinque anni di carcere, mentre i termini degli arresti domiciliari, a cui è sottoposta dal 2003, sarebbero scaduti il prossimo 27 maggio. Il processo inizierà lunedì. Con lei sono stati incriminati anche due suoi collaboratori domestici. L’americano, John William Yeattaw, 53 anni, che dieci giorni fa si introdusse furtivamente nella villa della dissidente dopo aver attraversato a nuoto il lago che la circonda, rimanendo nascosto nella residenza per due giorni, è stato a sua volta incriminato per violazione delle regole sull’immigrazione e della legge sulla sicurezza.