cervinia-posterSono tornato a CERVINIA dopo quasi vent’anni e mi preme condividere alcune riflessioni sull’uso spudorato di quell’area, praticato dissennatamente al fine di promuovere il turismo alpino.
Il fenomeno dello sci di massa ha provocato infatti la crescita di alberghi, funivie, seggiovie e altri impianti di risalita, nuove strade per la manutenzione di quegli impianti ecc.. tanto da non salvare neppure i ghiacciai del Plateau Rosa…!
L’assurdo è che a fronte dei soli 50 residenti di Cervinia quel paese ha una capienza di decine di migliaia di posti letto… (chi ci guadagna, si sa, sono gli investitori di altrove).

zermatt_and_matterhornIl versante svizzero del Cervino ospita la località di ZERMATT.
Contrariamente agli Italiani, gli Svizzeri hanno da anni messo in atto norme severissime per l’edificazione e la viabilità.
Hanno infatti proibito il traffico veicolare, consentito soltanto ai mezzi elettrici o alle carrozze.
L’alta montagna del versante svizzero non è stata però altrettanto salvaguardata: c’è infatti un treno a cremagliera che porta i turisti a quota 3100 e una funivia che, alla quota di 3800, buca la montagna del Piccolo Cervino… si, proprio così!

A questo punto mi domando: qual è la normativa ambientale (ma anche dov’è la sensibilità collettiva?) che regola l’edificazione nelle zone di pregio?
Il Cervino e i ghiacciai non sono forse un preziosissimo patrimonio naturale da salvaguardare?
Cervinia nei primi giorni di settembre con le attività turistiche già chiuse era proprio desolante… per fortuna le escursioni, da noi già programmate, hanno mitigato la delusione.

Resistono all’attacco speculativo il Cervino e Les Grandes Murailles… soltanto perchè sono irraggiungibili!
Goffredo Mariani