pdIl 7 Febbraio prossimo si terranno in Umbria le primarie per la scelta del candidato del Partito Democratico (PD) alla Presidenza della Regione.
Per la candidatura saranno in campo (al momento, ma non si escludono altri nomi) Catiuscia Marini e Mauro Agostini.
Solo  due giorni fa il Segretario del PD Lamberto Bottini aveva asserito che si era fuori tempo massimo per le stesse.
Oggi autorevoli esponenti del PD umbro affermano la totale autonomia rispetto alla ‘casta’ romana del PD (Bersani è uno della casta).
L’area veltroniana del PD, area di un ex-leader sconfitto dalla recente storia politica, ha ottenuto quanto voleva, cioè le primarie.
Ma non sembra finire qui.
Il laboratorio di fisica umbro del PD che ricerca la scissione della materia politica, non escude altre divisioni nella minoranza del partito con altri nomi da candidare. La materia politica del centro-sinistra, quella particolare forma di sentire civile e politico che dovrebbe essere il nucleo fondamentale di ogni partito, specie se di questa area, è ormai stata messa da parte da almeno 6 mesi.
Nessun contatto pubblico, visibile con le altre forze di sinistra presenti in Umbria.
Ricordate quelle forze che hanno consentito l’elezione del Sindaco di Perugia (circa il 10-12% dei consensi elettorali)?
Fino ad ora sembra, fortunatamente, che il centro-destra non sia interessato alle Elezioni Regionali umbre non avendo attuato nessun consistente impegno politico.
Sarà per questo che il vivere politico del PD umbro appare impegnato solo nell’ esprimere amministratori riconducibili a precise logiche consortili.
E del tutto disinteressato al processo politico che analizzi la realtà sociale del territorio, cerchi di prevederne criticità e opportunità, disegni un progetto politico identificabile e quindi esprima un candidato in grado di rappresentarlo al meglio.
La materia politica giace tutt’ora in un angolo, climaticamente il tempo è freddo ed umido.
Il rischio è che compaiano muffe sulla materia.
Speriamo che siano muffe di Botrytis cinerea nobile; quelle presenti sulle uve utilizzate per vini eccellenti da vendemmie tardive.
Aspettiamo appunto le Primarie Tardive.

Maurizio del Pinto