Cominciamo dalla fine: quando tutti, al Teatro del Pavone, si sono alzati in piedi per salutare l’Inno di Mameli.
E’ stata la meno retorica partecipazione che si ricordi ad un momento, per definizione, istituzionale.
Vittorio Sermonti è infatti riuscito a rendere l’esecuzione dell’inno nazionale qualcosa da dividere con gli altri, a cui partecipare per noi stessi in quanto italiani.
E qui parte il primo, sonoro grazie a Vittorio Sermonti.
Tre incontri da tutto esaurito, per festeggiare cultura, ironia, intelligenza, empatia: e vai con il secondo, sentito grazie.
In tre magnifiche scritture teatrali, Vittorio Sermonti ha regalato a Perugia la sua meravigliosa lettura della formazione della lingua italiana, della storia italiana, della nazione italiana: che voli alto il terzo grazie!
perperugia e oltre è fiera di aver portato Vittorio Sermonti a Perugia, per un unicum costuito dalle tre serate nei tre giovedì consecutivi.
Senza dimenticare il Teatro del Pavone, che con Nives Tei ha ‘vestito’ i tre eventi con eleganza, disponibilità, capacità.
E senza dimenticare la Regione Umbria, che con l’Assessore Bracco ha dato il suo insostitubile sostegno.
Una considerazione non secondaria: quando si innesta una vera e fattiva sinergia tra istituzioni e privati, i risultati si vedono, e anche bene!
Ma poi quel che veramente conta è stata la reale partecipazione delle persone, una partecipazione non di facciata, non da presenza obbligata, ma una partecipazione sentita, complice, profonda.
A dimostrare che una festa dell’intelligenza è una indispensabile componente della vita di una comunità formata da cittadini e non da sudditi.
E tutto questo autorizza perperugia e oltre ad andare avanti, anzi… oltre!
Nel cercare aperture sul mondo.