La sicurezza!
Argomento niente male con i tempi che corrono… e corrono anche tossici, ladruncoli, spacciatori, alcolizzati, corrono e finiscono nel sottopassaggio della stazione di Fontivegge.
Effettivamente rendendo il luogo poco frequentabile dalle cittadine e dai cittadini che non appartengono alle categorie professionali sopracitate.
Ebbene, che fare per “bonificare” quel piccolo girone infernale?
La soluzione l’ha trovata il consigliere comunale Luigi Bori.
Dunque, si prendono un po’ di graffitari (quelli per intenderci che dipingono con allegorie varie i muri cittadini) e gli si dà il permesso di sfogare la propria vena artistica a Fontivegge.
Il risultato è garantito – secondo Bori- e ovvio!
Spariranno i cattivacci!
E’ vero che qualcuno potrebbe chiedersi perchè mai un murale dovrebbe svolgere funzioni di solito riservate a carabinieri e polizia.
Le risposte potrebbero essere varie, ne tentiamo qualcuna:
A) i cattivacci hanno diversa sensibilità estetica;
B) i cattivacci non gradiscono i murales;
C) i cattivacci sono allergici all’odore delle vernici;
D) i cattivacci hanno paura dei graffitari;
E) i cattivacci si pentono dinnanzi all’arte, colti da sindrome di Stendhal;
F) i cattivacci sono elettori di Bori;
G) cattivaccio e graffitaro sono la stessa persona, quindi se dipinge non delinque;
H) i murales illustrano la vita del consigliere Bori, terrorizzando i cattivacci;
I) Bori in realtà è un graffitaro disoccupato;
L) Bori pensa che graffitaro significhi aggredire i cattivacci e lasciare loro sul viso segni e cicatrici;
M) i cattivacci pensano che “Bori” sia un insulto in dialetto romano e, dispiaciuti, se ne vanno.
Qui ci fermiamo, anche per lasciare ad altri il compito di trovare risposte in più.
Proposta: ma se prendessimo i cattivacci, i graffitari, Bori e i suoi elettori e li vendessimo su e-bay?
Con i soldi ottenuti potremmo pagare gli straordinari alle forze dell’ordine perchè controllino il sottopassaggio di Fontivegge, due imbianchini per dare una bella pulita, e con quello che avanza organizzare una bella cena popolare, naturalmente nel sottopassaggio!
Bori, Bori…
Marco Pedercini