Giovedì 18 marzo: una data che resterà negli annali della politica umbra!
E’ ora di pranzo, e cosa c’è di meglio di una bella pizza in un locale dalla calda atmosfera… mediterranea?
Deve averlo pensato un noto esponente della destra perugina, un quasi-giovane tricologicamente incanutito, rampantello anzichè no!
Con due sodali si siede pregustando le specialità della casa.
E qui viene il bello: non potendo essere intercettato da un magistrato via telefonino come il suo boss nazionale, anch’egli tricologicamente dannato, reputando che la verde Umbria non possa competere in tecnologia con la capitale, decide di farsi intercettare parlando a voce altissima.
Avesse il trio discusso di calcio o di arte, beh, gli astanti al massimo avrebbero fatto finta di niente.
Ma se il canuto rampante se ne esce declamando che la destra vincerà le elezioni grazie al fatto che il popolo italiano è ‘ignorante’ la questione cambia.
Vogliamo poi aggiungere i discorsi fitti fitti su succosi appalti nella zona di Ponte San Giovanni?
E che dire degli sbandierati ‘appoggi finanziari’ che garantirebbero sedie, seggiolette e strapuntini?
Naturalmente parlando con il boccone in bocca, cosa che non va bene per niente.
E questa è la classe dirigente della destra Umbra: classe ben poca, e per fortuna dirigeranno ben poco.
Ma come digeriscono!
Uno di noi