Ciao Monica e Roberto,
ieri, sabato 24 aprile 2010, ero in piazza IV Novembre con la videocamera per registrare la manifestazione di protesta ‘Tutta nostra la città’.
MAI mi era successo prima: ero li, svolgendo il mio lavoro di giornalista quando sono arrivati due poliziotti in borghese. Mi chiedono i documenti, mi chiedono perchè sto registrando la piazza e aggiungono che non è necessario registrare proprio nulla…
Rispondo che sono un giornalista argentino e a questa risposta i due cambiano atteggiamento e mi consentono di riprendere la registrazione.
Amici, Roberto e Monica! Neppure nel Cile di Pinochet o nell’Argentina di Videla nessuno mi ha mai fermato per chiedermi che cosa stessi facendo con la macchina fotografica o la videocamera in mano…
Dove siamo? Cosa succede a Perugia?
E’ possibile, nel bel mezzo del Festival del giornalismo internazionale, che poliziotti in borghese chiedano a chi ha in mano una videocamera cosa sta facendo?
Questo accade in Europa?
Vi chiedo di essere orientato, sono sbalordito e molto preoccupato per la mancanza di libertà di informazione che questo atto dimostra.
Fabian Spagnoli
Riceviamo questa lettera da un nostro amico argentino e così ci sembra di dover rispondere:
Forse questo atto malposto dei due poliziotti ha a che fare con gli ultimi avvenimenti in città che hanno spaventato anche loro?
Noi di perperugia e oltre
http://www.tn.com.ar/2010/04/26/internacional/02187999.html