Capisco l’attivismo di una città che aspira a diventare “capitale europea della cultura”.
Ma, a volte, si rischia di esagerare.
Giorni fa il centro di Perugia aveva un aspetto grottesco.
Baraccone delle famiglie cattoliche a Piazza IV novembre.
Padiglioni, lungo Corso Vannucci, a proteggere poche piastrelle: convegno sull’edilizia?
Orchestrine targate PD. Comizi urlati.
Ristorante “in tenda” a Piazza Italia.
E, a tutto questo, si è aggiunto il processo ad Amanda con giornalisti venuti da tutto il mondo.
Insomma, un grande bailamme.
Se tutto questo vuol dire diventare capitale europea della cultura…