In tutto il mondo migliaia di indignados riempono le piazze, preoccupati per un presente drammatico ed un futuro oscuro.
New York, Madrid, Atene, Berlino… in tutto il mondo i cittadini manifestano contro un evidente ritorno a rapporti economici ottocenteschi.
Lo scravattato della FIAT esce da Confindustria, il nano pedofilo impone leggi liberticide sulla stampa; la sministra con laurea del sud, oltre a costruire tunnel fantastici, continua a distruggere la scuola; l’altro nano è in evidente stato confusionale; il turismo è abbandonato in mano a una Brambilla qualunque; l’economia è sparita massacrata dal ragioniere con l’erre moscia; agli esteri non c’è nessuno; alla giustizia c’è uno noto solo per avere due cognomi e scordiamoci agricoltura con la coppola; difesa indifesa;  sanità con la tubercolosi…
Ma i nostri connazionali cosa fanno un lunedì sera?
Vanno in piazza a migliaia per godersi l’esito di un processo come se ne fanno a decine ogni anno.
Forse se li meritano davvero i mostri che sgovernano ‘sto paese?
Le fabbriche chiudono, i precari crepano di fame, i ragazzi con laurea vanno lontano, l’ambiente è distrutto, dovunque si ride di noi, e il lunedì della vergogna si riempie di… chi?
Che razza di gente è?
Altro che capitali della cultura, il paese chiude i battenti e i buffoni saltellano.
O forse quelle grida ‘ VERGOGNA’ urlate davanti al tribunale erano indirizzate a se stessi.
Forse…

Marco Pedercini